Ricerca e Sviluppo

Il credito d’imposta 2020 per la ricerca e l’innovazione

Sono previste importanti agevolazioni fiscali riservate alle imprese residenti nel territorio dello Stato, che investono nell’acquisizione di nuove conoscenze, nella realizzazione di nuovi prodotti, nell’innovazione tecnologica dando altresì spazio anche al design e all’ideazione estetica. Il bonus per Ricerca e Sviluppo è stato inoltre prorogato e incrementato.
Investire nella Ricerca e Sviluppo e nell’innovazione è l’indicazione che da tempo il Mise rivolge al mondo imprenditoriale italiano, come unica strada percorribile per mantenere la competitività nel mercato globale.

Bonus al 12% per la ricerca e lo sviluppo

Possono fruire di un credito d’imposta del 12%, con un tetto massimo di 3 milioni di euro, le “attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico”, riprendendo la definizione del comma 200 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2020.
Il Decreto del 26 maggio 2020 specifica tali attività basandosi sulle linee guida per le rilevazioni statistiche nazionali delle spese per Ricerca e Sviluppo elaborate dall’Ocse nel Manuale di Frascati, edizione 2015.

L’innovazione tecnologica per il miglioramento della produzione

Nel caso di attività per l’innovazione tecnologica è previsto un bonus del 6% con un tetto massimo di 1,5 milioni di spesa.
Come innovazione tecnologica il Decreto del 26 maggio 2020 intende la realizzazione di prodotti o processi produttivi nuovi o migliorati in modo significativo per quel che riguarda, ad esempio, le prestazioni, l’eco-compatibilità o l’ergonomia, o per altre caratteristiche proprie del settore.
Il credito d’imposta sale al 10%, sempre con un tetto massimo di 1,5 milioni, per interventi innovativi che abbiano obiettivi di transizione ecologica (economia circolare, recupero materie prime, rigenerazione di prodotti) o di innovazione digitale 4.0 (integrazione fra IT e operations, manutenzione predittiva, blockchain, cybersecurity).

Il credito d’imposta per il design e l’ideazione estetica

Per i settori tessile, moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo, ceramica è disponibile un credito d’imposta del 6% con un tetto di 1,5 milioni di euro per progetti, anche avviati in periodi d’imposta precedente a quello in corso al 31 dicembre 2019, che riguardino l’innovazione di prodotti sul piano della forma e di elementi non tecnici o funzionale (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti).

Come accedere al credito d’imposta Ricerca e Sviluppo 2020

L’articolo 1 della Legge di Bilancio 2020 contiene le regole per il calcolo del credito d’imposta e l’elenco della documentazione da produrre.
In sintesi, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
Alle imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, è riconosciuto un aumento del credito d’imposta, per un importo non superiore a 5.000 euro, per le spese sostenute per produrre la certificazione.
Deve essere inoltre redatta una relazione tecnica da parte del responsabile aziendale o responsabile di progetto con le finalità, i contenuti e i risultati dell’attività svolta e per la quale si richiede l’agevolazione fiscale. Questa dovrà essere controfirmata dal rappresentante legale dell’impresa.
Tale richiesta va effettuata tramite una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico.
Il bonus è fruibile solo in compensazione in tre quote annuali dello stesso importo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

Le modifiche introdotte dalla di Legge di Bilancio 2021

In realtà la Legge di Bilancio 2021 introduce diverse novità per il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo.
Innanzi tutto l’agevolazione viene prorogata fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2022.
Inoltre:
• aumentano per il biennio 2021/2022 le aliquote e i massimali di credito d’imposta;
• diventa obbligatoria l’asseverazione della relazione tecnica.
In particolare, per le attività di Ricerca e Sviluppo il bonus sale dal 12 al 20% e il tetto massimo passa da 3 a 4 milioni.
Per l’innovazione tecnologica, l’aliquota diventa del 10%, con un massimale di 2 milioni di euro.
L’innovazione tecnologica green passa al 15%, con il tetto massimo di 2 milioni.
Anche per design e ideazione estetica, aliquota maggiorata al 10% e massimale di 2 milioni.
Vi è l’obbligo dell’asseverazione della relazione tecnica predisposta dall’impresa.

Lo studio assiste da anni numerose realtà imprenditoriali al fine dell’ottenimento del massimo vantaggio fiscale.

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